Esenzione Canone Rai: occhio alla scadenza del 31 gennaio
I titolari di utenze per la fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale che non hanno la tv devono presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio televisivo entro il 31 gennaio di ogni anno, altrimenti saranno costretti a pagare come minimo il canone del primo semestre, pari a 45,94 euro (il canone annuale è passato nel 2017 da 100 a 90 euro).
Questa dichiarazione, infatti, secondo la Legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208) “ha validità per l’anno in cui è stata presentata”. Quindi va ripresentata ogni anno, per sempre. Non ha alcuna importanza, insomma, se avete già dichiarato di non avere una tv per il canone 2016 o negli anni successivi.
Il periodo di presentazione della dichiarazione, per essere esonerati dall’intero canone di un determinato anno, va dal 1° luglio dell’anno precedente al 31 gennaio dell’anno in cui dovreste pagare l’imposta.
Ad es., per essere esonerati dal canone Rai 2018, dovete presentare la dichiarazione dal 1° luglio 2017 al 31 gennaio 2018.
Se, però, la dichiarazione non viene inviata con un certo anticipo (almeno 20 dicembre per l’invio con plico raccomandato), le prime rate del canone, con tutta probabilità sia quella di gennaio che di febbraio, pari a 9 euro al mese, saranno nel frattempo addebitate dalla compagnia elettrica. Ecco perché suggeriamo di fare subito la dichiarazione.
Se nel frattempo il canone fosse addebitato, il consumatore ha una doppia possibilità:
1) effettuare il pagamento parziale della fattura, saldando la sola quota energia, secondo le modalità definite da ciascuna impresa elettrica, indicando nella causale di versamento l’imputazione del pagamento;
2) effettuare il pagamento integrale della bolletta e poi presentare domanda di rimborso.
Autore: Mauro Antonelli