RISARCIMENTI: Danni da sbalzi di corrente elettrica
In questi giorni sono giunte segnalazione da parte di consumatori che lamentano sbalzi di corrente nelle proprie abitazioni.
È bene chiarire, innanzitutto, che in questi casi la società erogatrice di energia elettrica è tenuta a risarcire i danni subiti dagli utenti a causa degli sbalzi di corrente. Si tratta di una responsabilità ex art. 2050 c.c. per l’esercizio di attività pericolosa, quale è appunto la produzione e la fornitura di energia elettrica, come ha avuto modo di sentenziare la Suprema Corte di Cassazione (sentenza n. 11193/07)
Pertanto, allorché nello svolgimento dell’attività di gestione di una linea elettrica il gestore cagioni danno ad un terzo, è tenuto al risarcimento se non prova di aver adottato tutte le misure tecniche idonee ad evitare il danno, senza che si possa fare carico all’utente di non aver sopperito a tale situazione con personali cautele o autonome iniziative. A tal fine le linee della tensione elettrica non devono soltanto essere soltanto oggetto di regolare manutenzione, ma devono risultare anche protette da meccanismi idonei ed adeguati al caso concreto che garantiscano l’assenza di sovratensioni (Tribunale civile di Verona 03.03.2011 n. 987/11).
E allora cosa fare in questi casi?
Occorre, innanzitutto, chiedere al proprio venditore di energia, se diverso dal distributore locale, l’accesso al registro delle interruzione (ex art. 4 all. A Delibera ARG/elt 198/11 Testo integrato della qualità dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo di regolazione 2012-2015). Dal predetto registro si vedrà il tipo di interruzione: lunga, breve o transitoria e altri dati utili a capire le cause delle interruzioni.
Se poi il venditore di energia non provvedesse entro 50 giorni ci si dovrà rivolgere all’Autorità di settore (AEEG) affinchè solleciti il rilascio del predetto registro delle interruzioni.
Nel caso l’interruzione elettrica superi gli standard qualitativi stabiliti dall’AEEG è prevista la corresponsione di indennizzi automatici del tutto irrisori (circa 30 euro).
Nel caso, poi, gli sbalzi di corrente abbiano causato danni legati al malfunzionamento di elettrodomestici oltre al rimborso automatico si può chiedere un rimborso del danno patrimoniale subito (riparazione e/o sostituzione degli elettrodomestici etc.), rivolgendo una contestazione scritta al proprio fornitore tramite messa in mora.
Per chi avesse bisogno di consulenza e assistenza a seguito di danni scaturiti da sbalzi di corrente, si può rivolgere all’Unione Nazionale Consumatori Delegazione di Pomezia (Via Roma n. 7, tel. 069122006, cell 3299693762, sito www.consumatoripomezia.it) Naturalmente,come associazione potremmo dare assistenza a te e ad altri danneggiati, in modo da unire le forze di tutti.
Autore: Avv. Daniele Autieri, Resp. dell’Unione Nazionale Consumatori Delegazione di Pomezia